Pre-morte esperienze, NDE near-death experience





 



Esperienze di pre-morte (NDE – Near Death Experience)


Pilota racconta esperienza di pre-morte dopo incidente aereo


Il pilota canadese Jeffrey S. ha condiviso questa sua esperienza di pre-morte sul sito web Near Death Experience Research Foundation e su YouTube.

L'INCIDENTE

Mentre svolgevo la mansione di primo pilota per un servizio aereo canadese, sonoprecipitato poco dopo il decollo.

Il velivolo ha subito un guasto catastrofico al motore. La mia reazione immediata è stata di panico, anche se subito dopo ha avuto la meglio la mia formazione professionale... ho provato a riavviare il motore ma senza successo dato che era in fiamme. Quindi l'ho messo in sicurezza e mi sono preparato per un atterraggio di fortuna.

Non appena i galleggianti del velivolo hanno iniziato a strusciare sulle cime degli alberi, ho tirato indietro la cloche mandando l'aereo in stallo di proposito; l'ala sinistra si è spezzata facendomi avvertire l'impatto con il primo albero. Da quel momento, il tempo è trascorso lentissimamente come al rallentatore. Ho potuto vedere l'ala impattare contro l'albero e strapparsi dall'aereo... poi tutto è diventato nero e non ricordo il resto dell'incidente avvenuto in mezzo agli alberi.

Avevo completamente accettato il fatto che era arrivato il mio momento e per i primi trenta secondi mi sono ritrovato in una situazione di puro panico, seguito immediatamente da uno stato di calma quasi pacifica, scaturita dalla consapevolezza che stavo per morire.


Mi sono svegliato nell'aereo e mi sono accorto che stavo sanguinando copiosamente dalla testa. Ho notato delle gravi lesioni al mio braccio e le ossa della parte superiore del mio corpo erano tutte completamente rotte. Mi sono reso conto che avrei fatto meglio ad uscire dal velivolo il più presto possibile perché c'era il rischio che si sviluppasse un incendio... sono uscito dall'aereo...


Ho portato con me dei fazzoletti di carta per asciugarmi il sangue sulla testa in modo che non mi finisse negli occhi mentre camminavo verso il limite del bosco.



INCREDIBILE SCOPERTA

Ho guardato il velivolo, che a quel punto era a circa 15 metri dietro di me. Il parabrezza della cabina di pilotaggio era a livello del terreno così, quando mi sono seduto, ho potuto scorgere l'interno della cabina e, per mio orrore, ho visto 'il capitano' seduto a testa in giù con un braccio e una gamba che gli pendevano! Sapevo che in quel momento stavo osservando me stesso.

Dopodiché, mi sono guardato intorno e ho notato un'incantevole cielo azzurro, di quelli che non avevo mai visto prima... non un singolo suono, non un uccello e neppure un sussurro di vento. Mi sono sentito subito molto a mio agio e davvero al sicuro lì.

Poi ho guardato di nuovo nella cabina di pilotaggio per essere sicuro di quello che avevo visto e ho potuto constatare che ero ancora appeso a testa in giù sul mio sedile. In quel momento, ho pronunciato le parole «... sono morto» e, in quel preciso istante ero effettivamente morto.

RITORNO ALLA VITA CONTRO OGNI PREVISIONE

Mi sono svegliato quattro giorni dopo... in ospedale... avevo ventidue ossa rotte — quello orbitale destro completamente frantumato — e un grave trauma cranico... non avevo riscontrato nessun danno cerebrale e i medici mi hanno definito un veromiracolato.

Nel 2009, dopo il mio incidente, mi sono seduto davanti al Medical Review Board [comitato di revisione medica, ndt] e uno dei cinque medici presenti ha affermato che il mio genere di trauma cranico risulta fatale 99 volte su 100. Inoltre, per quelli che hanno la fortuna di sopravvivere, solo uno su mille non riporta nessuna lesione cerebrale. Quindi, le probabilità che io potessi sopravvivere senza alcuna lesione cerebrale erano minori di quelle di vincere la lotteria otto volte nella mia vita.

IL MISTERO SI INFITTISCE

Quando ho incontrato il pilota dell'elicottero che mi ha salvato e gli ho raccontato la mia esperienza, ha iniziato a piangere. Ha detto: «Capitano, quando vi ho trovato, eravate appeso a testa in giù nel vostro sedile e non avevate abbandonato l'aereo».

La cosa che nessuno riesce ancora a spiegarsi, sono i 54 fazzoletti intrisi di sangue ritrovati sparsi in tutto l'abitacolo e lungo il sentiero che porta al limite del bosco, come ho spiegato. Quando il pilota dell'elicottero mi ha confermato che in realtà non ero mai uscito dall'aereo ho sentito dei brividi continui lungo la schiena.

ULTERIORI COMPRENSIONI DELL'ESPERIENZA

Nel vedere il mio corpo senza vita nella cabina di pilotaggio, mi sono improvvisamente reso conto dell'esistenza di un unico universo e noi, non siamo altro che i pezzi di questo grande puzzle...

È stato un momento di pace e d'illuminazione.


Fonte: http://epochtimes.it



http://potenzadellacroce.altervista.org